I nostri impegni

Il “QUARTO POLO”, è una nuova Coalizione trasversale rispetto a tutto l’arco elettorale italiano che intende porsi al servizio dei cittadini e non degli attuali partiti, da cui intende ‘seccamente’ separare la sua azione, atteso che è conclamato il fallimento di questi ultimi, tutti oramai padronali e pseudodittatoriali,con un sol uomo al comando e che negli ultimi 35 anni hanno portato il nostro paese alla rovina.

Vuole, questa Coalizione, costruire un’incisiva azione politica nell’interesse del popolo italiano, attuando quei principi basilari sanciti nella nostra Costituzione che pongono al centro del sistema-Paese la dignità della persona e che si sostanziano nel diritto al lavoro e ad un equa remunerazione, nel diritto alla salute e alla casa, nella tutela del risparmio.
Il nostro progetto prevede il rilancio delle attività produttive e degli investimenti, immobilizzati da oltre 10 anni, nella crisi economica più grave della sua storia, basandosi su un modello di economia sostenibile.

Abbiamo la ferma intenzione di partecipare alle elezioni politiche con il nostro simbolo semplice ed eloquente: il QUARTO POLO si impegna immediatamente ad attuare la Costituzione Italiana del 1948, unico fattor comune dell’azione della coalizione nonché, punto fondamentale, ridiscutere tutti i Trattati internazionali, con la UE soprattutto, che siano, riconosciuti aldilà di ogni ragionevole dubbio in contrasto con la nostra Costituzione.

Riadattare le politiche economiche e fiscali, orientandole costituzionalmente, per una economia solidale e portatrice di interessi preminenti e superiori dei nostri cittadini, dimenticati, maltrattati e vessati, da un potere tecnocrate, che ripetutamente ha infierito sui più deboli, costringendo oltre 17 milioni di cittadini italiani alla povertà.

A tutto questo non ci stiamo più e mettiamo al servizio di questa vasta coalizione le migliori risorse organizzative e mediatiche e che partano solo ed esclusivamente dal basso ed esprimano finalmente quella classe dirigente sinora assurdamente fuori dai centri decisionali nevralgici del paese; quella classe dirigente che abbia a cuore la vera tutela degli interessi della nazione e quindi dei suoi cittadini.

Il QUARTO POLO si impegna, una volta restituita all’Italia la propria sovranità reale, a riproporre tramite il nuovo Parlamento ogni attività legislativa attuando un nuovo programma complessivo per ridare la voce ai cittadini ed ai loro rappresentanti uniti dell’intento comune di ricostruire la repubblica su basi etiche, con trasparenza e solidarietà.

Intendiamo rompere un accerchiamento in cui siamo immersi dell’unico pensiero dominante che ha plagiato i cittadini, diventati meri annuitori e succubi, di oligarchie ordoliberiste, di fatto sudditi del potere finanziario. Abbattere il potere finanziario speculativo che per ottenere il compimento del disegno eversivo e antidemocratico, non ha esitato a indurre al massacro sociale una nazione intera e a cui va dato un fermo possente e definitivo.

Per far questo, abbiamo bisogno dell’adesione di tutti i cittadini italiani che non sopportano più questo modus operandi radicato negli attuali partiti, nonché di condividere questo nostro forte intendimento indipendentemente dalle ideologie di base e/o partitiche.

Solo una grande COALIZIONE DI TUTTO IL POPOLO POTRA’ SALVARE L’ITALIA da questa nuova deriva dittatoriale di < un uomo solo al comando > e di un Parlamento di “nominati” dalle segreterie dei partiti, che se vincente, è foriera di altri 5 lunghi anni e da cui il popolo italiano non sarà mai più in grado di reagire.

I numeri ci sono, i 19. 421.025 di voti ottenuti dai NO al Referendum Costituzionale sono un’ottima piattaforma di partenza, per deteminare con metodo democratico programma e candidati.
Su questa piattaforma vogliamo aprire uno spazio politico nuovo, aperto a liste civiche e
movimenti, in cui si respiri aria pura di equità e legalità; un percorso partecipato e condiviso che
esprima le migliori forze del paese e che non sia soggetto a leadership e a manipolazioni.

MAIL DI CONTATTO: segreteriaenergieincomune@gmail.com

Commenti

  1. Ragazzi, va tutto bene ... ma dovete prendere atto che l'attuale Costituzione è LACUNOSA nei principi e, come disegno delle istituzioni, SBAGLIATA.
    Se restate chiusi ad esaltarla, non cambierete mai nulla!

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  2. Infatti non bisogna solo difenderla ed attuarla, ma anche migliorarla rispettandone i principi di base. In ogni caso vanno eliminate le modifiche degli ultimi anni relative al pareggio di bilancio ed introdotte forme piú compiute di democrazia diretta.

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  3. Hai ragione Fabio Cavalca che la nostra Costituzione andrebbe mandata in manutenzione, ma per farlo bisognerebbe che prima sia ripristinata la legalità delle norme che ci sono (quelle del '48) e solo successivamente adattare la stessa alle nuove e vecchie condizioni legate ai principi inviolabili ed irrinunciabili della stessa costituzione. C'è un gran lavoro da fare, vieni anche tu a lavorare con noi e a portare le tue idee di cittadino !!

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    1. Aggiungo che per realizzare questo Progetto abbiamo bisogno della condivisione del Popolo Italiano e di vincere le Elezioni Politiche con una bella maggioranza. O il 50% +1 oppure non servirà a niente stare in un Parlamento con questi Politici interessati solo al loro potere Personale e partitico ed a quanto guadagnano per fare i loro inciuci. Del resto siamo di fronte alla riproposizione di un Governo con un uomo solo al comando e di un Parlamento di soli "Nominati" ma non eletti direttamente dal popolo. Questa eventualità portata avanti da Renzi e Berlusconi è una vera e propria Dittatura antidemocratica e lesiva delle sovranità garantite nella Costituzione.

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  4. Per chiarezza e trasparenza ASSOLUTA, non sarebbe corretto sostenere a spada tratta l'attuale struttura delle istituzioni, dimostratasi inefficiente.
    Bisogna avere il coraggio di affermare che ci sono 'pezzi' che non vanno; dirlo subito, per smettere di avallare un mito basato su pre-giudizi aprioristicamente favorevoli.
    Personalmente non trovo giustificazioni ad un impegno in una struttura che parte dall'idea di consolidare una impostazione inaccettabilmente farraginosa. La nostra gente deve essere investita del problema della ristrutturazione della nostra Repubblica, per renderla davvero aderente agli ideali che stavano alla base della stessa Costituzione ma che in essa sono stati malamente tradotti.

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  5. Sono fermamente convinto che le elezioni non ci porteranno da nessuna parte; il sistema attuale è stato costruito per non essere cambiato. Se siamo il 51% possiamo cambiare il sistema senza elezioni. Sono disponibili tutte le capacità per ricominciare daccapo, ricostruendo in pochi mesi un Paese veramente democratico e una vera economia, che dia benessere e prosperità a tutti e, soprattutto, che garantisca i "diritti umani", naturalmente posseduti e internazionalmente riconosciuti da tutti i trattati esistenti.

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