Invito a partecipare


Noi siamo

Quei cittadini che come voi, si sono battuti in nome della nostra amata Carta infliggendo una sonora sconfitta alla casta di nominati, per imporci un assetto costituzionale completamente stravolto, per metterci a tacere e scavare un fossato definitivo tra il popolo e le istituzioni.

Noi siamo cittadini come voi, che insieme a voi, vogliono attuare il metodo democratico indicato dallaCostituzione per la scelta delle candidature e del programma.

Non sono sproloqui populisti : abbiamo elaborato un metodo per portare la democrazia nelle nostre case, perché ogni casa sia un'agorà, un luogo di discussione della politica.

Noi non ci rivolgiamo ai leader dei partiti , ma ai cittadini , alle istanze presenti sul territorio, per la condivisione del progetto in una ampia partecipazione di ogni singolo e di ogni altro organismo che desideri coagulare una vera e propria opposizione al disegno imposto dai partiti padronali e da <un uomo solo al comando ".

Una forma di prepotenza padronale che ha plasmato maggioranze a tavolino, all'interno delle 'stanze' dei bottoni , abusando delle decretazioni d'urgenza o a colpi di fiducia, si é imposta in questi ultimi terribili anni di crisi economica, la peggiore della nostra vita repubblicana da 69 anni, che ha visto 17 milioni di cittadini spinti nel baratro della povertà.

Il programma, il manifesto, i contenuti li scriveremo insieme a voi, partendo dall ' art.3 "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”

Lottiamo insieme contro un sistema di stato lontanissimo dalle istanze dei cittadini e quindi, carente di democrazia e che con la classe dirigente attuale, mai più lo sarà nei prossimi anni.

Queste e altre più gravi motivazioni, devono spingere a decidere del nostro futuro e per quello dei nostri figli e occorre farlo ora, assumendosi la responsabilità, per riportare la democrazia al suo significato più nobile.

Noi abbiamo bisogno di voi e insieme saremo finalmente in grado, di lottare per affermare il principio che viene prima di tutto la dignità dell'essere umano , la civiltà e il progresso sociale , nella cornice di uno stato solidale al servizio dei cittadini, che tuteli e difenda il cittadino dalla vessazione e dai soprusi, nella ricerca dell'equilibrio economico sostenibile, attraverso un piano di investimenti, ben lontano dal concetto affaristico dello stato ‘azienda', succube del potere finanziario e dall' ordoliberismo che ha stravolto le nostre vite .

Vi invitiamo ,se condividete lo scopo, a diffondere a tutti i vostri conoscenti questo messaggio e a contribuire fattivamente alla costruzione della vera opposizione che è contro al vilipendio democratico di cui siamo vittime. Ecco perchè la ricevete e la riceveranno tutti coloro, che hanno a cuore le sorti della nostraRepubblica.

Sarebbe molto importante, che le risposte siano univocamente indirizzate al presente indirizzo mail: 
segreteriaenergieincomune@gmail.com. Grazie per la collaborazione.

Vi aspettiamo !

Commenti

  1. PER UN QUARTO POLO DI DIGNITÀ E DI SOVRANITÀ, POPOLARE E NAZIONALE Per una nuova politica costruita sui migliori ideali. Era prevedibile che con l’avvicinarsi delle elezioni vi fosse un fermento nella politica italiana, con la nascita di “nuovi” soggetti, soprattutto dopo la sconfitta del vecchio governo sulla riforma costituzionale.
    Il referendum ha mostrato chiaramente che l’elettorato non è così “dormiente” quando la posta in gioco sembra avere qualche sostanza anche se, come ho detto subito dopo qui, lunga è ancora la strada per l’auspicata consapevolezza della vera natura dei problemi che attanagliano il nostro Paese, almeno per gran parte dell’elettorato.
    Non si spiega altrimenti come si possano continuare a votare i soliti partiti, compresi i 5 Stelle, che non dicono veramente come stanno le cose e quali sono i veri interessi che la loro azione o non azione politica favoriscono.
    Ringraziamo ovviamente anche i media che svolgono egregiamente il lavoro distraente-disinformante.
    Anche tramite l’Europa il nostro Paese è completamente inserito in un “disegno mondialista globale” caratterizzato fra le altre cose da:
    a. progressiva perdita delle sovranità da parte degli stati nazionali;
    b. impoverimento dell’impresa e perdita di diritti del mondo del lavoro;
    c. privatizzazione di sempre più settori di interesse sociale e nazionale;
    d. trattati e meccanismi di varia natura firmati e sostenuti dalla politica di ogni colore, che porteranno progressivamente il nostro Paese (che ha nonostante tutto ancora enormi risorse ed un risparmio privato assai “succulento”) ad una “fine” molto simile a quella greca;
    e. delegittimazione e demonizzazione della politica e dei partiti che da una parte fa sì che sempre meno persone vadano a votare e/o partecipino attivamente, dall’altra favorisce una richiesta di “democrazia diretta” che, come abbiamo visto con i 5 stelle, può portare da tutt’altra parte;
    f. la conseguenza dei punti precedenti: sfiducia nella democrazia, nelle istituzioni, nella legge, nello Stato di Diritto e nei principi più alti della convivenza umana, i 30 Diritti Umani, che si presume ormai, anche inconsciamente, impossibili da attuare.
    I sei punti qui elencati, ma ce ne sarebbero anche altri da menzionare, formano un quadro che con tutta evidenza, appena uno decida di informarsi veramente e ragionare con la sua testa, favorisce di fatto una minoranza di soggetti che controllano la finanza, le altre lobby e, ovviamente, la politica.

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  2. A questa situazione dovrebbe opporsi una cultura politica nuova che abbandoni le ideologie e le “appartenenze” che ora, data la situazione appena descritta non hanno più senso di esistere.
    Le vecchie divisioni servono alla politica, ed a chi la controlla, per raccogliere ancora un minimo di consenso fra nostalgici disinformati che però vanno ancora a votare.
    Del fermento pre-elettorale di cui parlavo all’inizio fa parte “Un’alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza”, che ad abbandonare le ideologie non pensa proprio.
    Leggiamo dalla sua presentazione.
    “Ci vuole, dunque, una Sinistra unita, in un progetto condiviso e in una sola lista. Una grande lista di cittadinanza e di sinistra, aperta a tutti: partiti, movimenti, associazioni, comitati, società civile. Un progetto capace di dare una risposta al popolo che il 4 dicembre scorso è andato in massa a votare “No” al referendum costituzionale, perché in quella Costituzione si riconosce e da lì vorrebbe ripartire per attuarla e non limitarsi più a difenderla. …
    Un progetto che costruisca il futuro sull’economia della conoscenza e su un modello di economia sostenibile, non sul profitto, non sull’egemonia dei mercati sui diritti e sulla vita delle persone. …
    Crediamo, del resto, che il cuore di questo programma sia già scritto nei principi fondamentali della Costituzione…
    È su questa piattaforma politica, civica e di sinistra, che vogliamo costruire una nuova rappresentanza…”.
    È questo un progetto sponsorizzato da alcuni promotori del NO al referendum che cerca, evidentemente, di “cavalcare” i milioni di voti contrari alla riforma ed a Renzi, riferendosi alla costituzione stessa.
    Ma dico io, abbiamo ancora bisogno di soggetti destra/sinistra che predichino una divisione della società civile mentre chi specula e guadagna veramente sulle nostre miserie e sulle nostre divisioni e chi ha favorito politicamente ciò non è mai indicato veramente?
    Abbiamo ancora bisogno di “dimenticare” chi crea lavoro e demonizzare il “profitto” d’impresa, ben altra cosa della speculazione?
    Chi trae vero profitto dal continuare a solleticare divisioni sociali e ideologiche mentre il lavoro perde potere d’acquisto, diritti e l’impresa chiude?
    Forse le banche private, le multinazionali e la finanza che fanno il bello e il cattivo tempo grazie ai trattati ed all’opera di distrazione della politica destra/sinistra, e che aspettano che si privatizzi ancora qualcos’altro, o che grazie all’attuazione di trattati e meccanismi vari si possa metter mano al cospicuo risparmio privato ed ai beni del Paese?
    Dimenticano i “nuovi” soggetti che hanno sempre la Costituzione sulle labbra che la stessa fu il prodotto di uno sforzo che cercava di mettere da parte le divisioni?
    Non vedono che la Costituzione stessa dovrebbe essere “aggiornata” perché la globalizzazione e la de-sovranizzazione dello stato di diritto non erano all’epoca così evidenti?
    Rinnovo quindi il mio appello per la creazione di un soggetto politico ispirato a quei Diritti dell’Uomo che rappresentano insieme l’Occidente e la sua ipocrisia nel tradirli continuamente.
    Un soggetto che spero possa essere questo “quarto polo” che, rispetto ai destra/sinistra/onestà, possa coagulare le migliori forze della società civile tutta.

    Massimo Franceschini

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